NAPOLI – Quella che sembrava sono una liquidazione di conti verbale e di messaggi lanciati attraverso i media, il conflitto in seno al M5S finisce in Tribunale. In realtà la vicenda è legata ad agosto del del 2021 quando erano state approvate alcune modifiche allo statuto e alla leadership di Giuseppe Conte. Ora il Ribunale di Napoli ha sospeso lo Statuto del M5S e la nomina di Giuseppe Conte a presidente del Movimento. La decisione è in merito al ricorso presentato da alcuni attivisti dissidenti campani. “Il Movimento è decapitato, senza nessun uomo al comando. L’unica cosa che possono fare è affidare a Grillo la facoltà di indire le votazioni del comitato direttivo del M5S e ripartire da lì”. Così si è espresso in modo tranciante l’avvocato Borrè, che ha assistito gli attivisti che hanno presentato il ricorso. Ma non è escluso che il “giurista” Conte si opporrà alla decisione del tribunale partenopeo. Quello che è certo è che il M5S ne uscirà profondamente acciaccato.
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