ROMA – In un’aula semideserta è arrivato il via libera del Senato alla fiducia posta dal Governo sul decreto legge con la manovrina correttiva dei conti pubblici chiesta da Bruxelles. I sì sono stati 144, i no 104, un solo astenuto. I votanti sono stati 249, dunque quorum più basso e maggioranza richiesta per la fiducia scesa a quota 125. Il provvedimento, già approvato alla Camera il 1 giugno scorso, è diventato così legge. Il decreto, in scadenza il 23 giugno, è stato blindato dalla maggioranza. Nessuno spazio a modifiche rispetto al testo approvato alla Camera, sempre con ricorso alla fiducia. Tra le novità introdotte a Montecitorio, l’inserimento dei “nuovi voucher”, che ha provocato l’uscita dei bersaniani e di Mdp che non ha partecipato al voto di palazzo Madama.
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