Marco Cappato rientra in Italia dopo la morte di Dj Fabo: pronto all’autodenuncia

MILANO – Marco Cappato dopo il suo viaggio in Svizzera per accompagnare Dj Fabo verso la morte, sta rientrando in Italia e si costituirà alle forze dell’ordine autodenunciandosi. Quali saranno i risvolti di questa vicenda che ancora una volta porta alla ribalta il conflitto politico tra i sostenitori della volontà di porre fine alla propria vita quando sofferenze ed ogni barlume di speranza di guarigione si sono spente e chi invece, ritiene che quel filo che mantiene alla vita non va spezzato. Intanto in queste ore su cosa accadrà dopo l’autodenuncia di Cappato e Francesco Greco, il Procuratore di Milano ad offrire una prima riflessione: ”Valuteremo quando l’autodenuncia di Marco Cappato arriverà in Procura. Ci sono profili giuridici da approfondire compresa la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”. 

Il magistrato ha chiarito che l’autodenuncia di Cappato sarà trasmessa al pm Tiziana Siciliano che valuterà eventuali profili di rilevanza penale e a quel punto deciderà se aprire un fascicolo di indagine. “Prima – ha detto il magistrato che guida la Procura milanese – bisogna capire esattamente cosa è successo”. “Per ora, in ogni caso, noi non sappiamo nemmeno per cosa si auto denuncerà”, ha aggiunto il procuratore anche se Cappato ieri aveva già annunciato che l’autodenuncia non riguarderà il reato di istigazione al suicidio ma di aiuto. ”Per questo reato – ha chiarito Greco – l’aiuto deve essere portato fino all’atto finale”. Il procuratore ha aggiunto che, in ogni caso, si tratterà “di ricostruire i fatti e ciò che è accaduto, è una storia complessa che presenta profili di rilievo sia in termini di principi generali che giuridici, dato che qui c’è una questione di diritto alla vita e alla morte. E non è automatico che venga iscritto nel registro degli indagato”.