ROMA – Nella motivazione della condanna a Pietro Genovese, per l’investimento e la morte delle 16enni Gaia e Camilla a Roma, il gip ricostruisce i fatti. Le giovani erano “sulle strisce (…) a Corso Francia; avevano iniziato a attraversare col verde pedonale ma si sono fermate per aver notato arrivare ad alta velocità 3 auto impegnate di fatto in una gara di sorpassi”,scrive il Gip. Genovese ha sorpassato, guidando oltre i limiti e messaggiando al cellulare, spiega il Gip, e aveva bevuto. “Assai elevato” il suo grado di colpa.