MILANO – I video diffusi ieri circa la morte del ragazzo tunisino Ramy El-Game a Milano, hanno fatto aprire l’ipotesi di omicidio volontario per i due agenti che inseguivano i due ragazzi su uno scooter che non si era fermato all’alt. “Ho visto mio figlio morire per la seconda volta guardando quel video” ha detto il padre di Ramy El- gaml dopo la diffusione del video dell’inseguimento dei Carabinieri costato la vita al figlio 19enne, a fine novembre a Milano. “Quel carabiniere non ha figli, non può capire -dice l’uomo- Li hanno inseguiti per 20 minuti, 8 km. Il carabiniere che dice ‘Bene’ quando gli dicono che sono caduti: bene? Non va bene per niente”. Poi:”Non tutti i carabinieri sono uguali. Quelli sono sbagliati. Con un cane a terra si sarebbero fermati”.
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