MOSCA – Se Trump sarà pronto ad “ascoltare le preoccupazioni” russe e a “capire perché la Russia sta agendo in questo modo” sarà possibile un dialogo “per il raggiungimento della pace”. Così il portavoce del Cremlino. Peskov ha anche parlato del decreto con cui Putin allarga la possibile risposta nucleare a eventuali attacchi: “E’ menzionato” il caso di attacco non nucleare dall’Ucraina con missili forniti da Paesi occidentali. Mosca “monitora” l’ eventuale uso da parte di Kiev di missili Atacms forniti dagli Usa, dice. In sostanza, secondo quanto anticipato dalla TASS, il presidente russo Putin ha firmato un decreto che aggiorna la dottrina nucleare ampliando la categoria di Stati e alleanze militari soggette a deterrenza. L’aggressione di uno Stato non nucleare con partecipazione o sostegno di un Paese nucleare sarà considerata attacco congiunto. La risposta nucleare russa è possibile in caso di minaccia alla sua sovranità anche con armi convenzionali, in caso di attacco alla Bielorussia, in caso di lancio di armi nucleari con qualsiasi mezzo che passi i confini.
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