MYANMAR – Essere tra coloro che hanno ricevuto il Nobel per la Pace non dà nessuna garanzia di mobilitare la società “democratica” del mondo. E’ quanto sta accadendo in Myanmar con il Nobel per la pace ed ex leader del suo paese, per la birmana Aung San Suu Kyi. E’ stata condannata da un tribunale del Myanmar a 4 anni di prigione per le accuse di incitamento al dissenso contro i militari che avevano rovesciato il suo governo con un golpe. Tra i 9 capi d’accusa anche la violazione delle misure anti Covid per aver provocato le proteste di piazza. Lo ha annunciato un portavoce della giunta militare. Suu Kyi “è stata condannata a due anni di reclusione ai sensi della sezione 505(b) e a due anni di reclusione ai sensi della legge sui disastri naturali”, ha detto il portavoce della giunta Zaw Min Tun. E al momento c’è l’imbarazzante silenzio dell’Onu sempre più un colosso dai piedi d’argilla.
VATICANO - Nel tardo pomeriggio di oggi, il Papa ha incontrato privatamente Re Carlo e…
ROMA - E’ scontro a distanza tra il presidente della XII Commissione Affari Sociali e…
ROMA - Dopo essere stato ricevuto ieri al Quirinale dal Presidente Mattarella, oggi re Carlo…
ROMA - Torna "genitori", via "padre" e "madre" Sulla carta d'identità dei figli torna la…
LIVORNO - Due tonnellate di cocaina purissima sono state scoperte dall'Agenzia Dogane e dalla Guardia…
MILANO - In scia con la chiusura negativa di Wall Street, tornano in rosso quasi…
PRIMAPRESS S.r.l. - Sede Legale: Lungotevere dei Mellini, 7 - 00193 ROMA
P.Iva: 15275681003
Agenzia Stampa Nazionale Online e Radiofonica
Testata Giornalistica iscritta al Tribunale di Roma n.138/2019 del 24/10/2019
Direttore Responsabile: Paolo Picone