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Myanmar: settimo giorno di proteste. Il governo militare rilascia 23mila prigionieri ma restano in carcere i leader politici

MYANMAR – Proseguono per il settimo giorno consecutivo le proteste in Myanmar contro il colpo di stato militare e l’arresto della leader Aung San Suu Kyi (ora agli arresti domiciliari). Sono centinaia di migliaia i manifestanti in numerose città del Paese per chiedere il rilascio della leader e il ripristino della democrazia. Le nuove proteste seguono l’imposizione di sanzioni da parte dell’amministrazione Biden. Dal giorno del golpe, il primo febbraio, arrestate oltre 260 persone. Agli Usa è stata negata la richiesta di incontrare Suu Kyi. In queste ore il governo militare ha annunciato una amnistia per 23mila prigionieri anche per la situazione al collasso delle carceri. Ma tra le persone che verranno liberate non ci sono i leader politici del governo eletto.

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