National Security Agency, Trump licenzia il generale Haugh

WASHINGTON – L’amministrazione Trump ha licenziato il direttore della National Security Agency ieri sera, la struttura che si occupa di proteggere tutti i dati digitali vulnerabili del Paese da possibili cyber spie internazionali. Secondo alcuni rappresentanti democratici del Congresso, il licenziamento rende gli Stati Uniti meno sicuri dalle attività di spionaggio informatico da parte della Cina e di altri avversari degli Stati Uniti. Il vertice tagliato fuori è il generale Timothy Haugh, che era a capo dello U.S. Cyber ​​Command e della NSA. Haugh, ha svolto la sua carriera nell’Aeronautica militare da vice comandante dello U.S. Cyber ​​Command a Fort George G. Meade, nel Maryland, fino a quando il presidente Joe Biden non lo ha scelto per guidare la NSA nel febbraio 2024. Era uno dei pochi superstiti dell’amministrazione Biden in un momento in cui il presidente Donald Trump si è mosso rapidamente per sostituire la leadership della sua agenzia di intelligence con assunzioni politiche che ritiene gli saranno leali. Il vicepresidente del comitato per l’intelligence del Senato, Mark Warner della Virginia, ha dichiarato in una dichiarazione che Haugh “ha servito il nostro paese in uniforme, con onore e distinzione, per oltre 30 anni”.
“In un momento in cui gli Stati Uniti stanno affrontando minacce informatiche senza precedenti, come ha chiaramente evidenziato l’attacco informatico Salt Typhoon dalla Cina, come può il suo licenziamento rendere gli americani più sicuri?” ha affermato Warner, critico di quella che lui definisce l’aggressiva politicizzazione della comunità dell’intelligence da parte di Trump.
Warner ha anche affermato che è “sbalorditivo” che Trump abbia licenziato il “leader imparziale ed esperto” della NSA senza ritenere responsabile alcun membro del suo team di sicurezza nazionale per la fuga di informazioni riservate sui piani di guerra in Yemen su Signal, un’app di messaggistica commerciale, il mese scorso.