BRUXELLES – Si tratta del caso della nave Ong Sea Watch, per cui l’Ue ha precisato che per il fermo servono prove. Le navi di organizzazioni umanitarie con la Sea Watch che fanno attività di ricerca e soccorso in mare possono essere controllate dallo Stato di approdo ma “provvedimenti di fermo possono essere adottati soltanto in caso di evidente pericolo per la sicurezza, la salute o l’ambiente, il che deve essere dimostrato”. Lo ha stabilito oggi la Corte di Giustizia Ue rispondendo alle questioni pregiudiziali che le sono state sottoposte dal Tar della Sicilia nella causa intentata da Sea Watch contro l’Italia.
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