ROMA – Forse tutto era scritto da mesi: le dimissioni di Mancini da C.T. della nazionale e la sostitituzione con Spalletti che aveva scelto un anno sabbatico dopo lo scudetto vinto con il Napoli. Il puzzle “nazionale” dopo le sorprese iniziali sembra riportate le tessere del mosaico a qualcosa di già scritto ma che ha tutto il sapore di una farsa inscenata per i tifosi.
Spalletti è il nuovo ct della nazionale italiana. Il tecnico di Certaldo, che nella scorsa stagione ha portato il Napoli allo scudetto, prende il posto di Mancini dimessosi qualche giorno fa con una mail alla Federcalcio. Spalletti, che ha firmato un contratto fino al Mondiale del 2026, assumerà l’ incarico l’1 settembre, in viste delle 2 gare di qualificazione agli Europei che l’Italia giocherà in Macedonia (9 settembre) e a Milano contro l’Ucraina (12 settembre). Nel grande gioco di ruolo del calcio italiano tutto ritrova una collocazione stemperando clausole rescissorie e impegni di non concorrenza. L’importante è assicurare lo spettacolo.
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