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Nel menù di Ciro ed Antonio Tutino entra la pizza al carciofo isolano dedicata a Procida Capitale della Cultura

NAPOLI – La pizza si fa testimone di luoghi della cultura napoletana. È il progetto della pizzeria BRO dei fratelli Ciro e Antonio Tutino, quinta generazione di una storica famiglia di pizzaioli partenopei. Attraverso le loro pizze  si raccontano quartieri iconici ma anche dimenticati di Napoli: piazza Mercato, un tempo Foro Magno, concentrato di chiese e architetture importanti, nonché teatro di eventi emblematici della storia partenopea come la rivolta di Masaniello e le esecuzioni capitali dei Martiri della Repubblica partenopea del 1799.
“Abbiamo iniziato a chiamare le nostre pizze con i nomi dei monumenti del quartiere come la Chiesa di Sant’Eligio per riaccendere l’attenzione su questa parte della città di Napoli che resta ai margini dei flussi turistici e che per troppo tempo è stata abbandonata all’incuria”, spiegano i fratelli Tutino che quest’anno dedicano una pizza anche a Procida Capitale italiana della Cultura 2022 con una ricetta a base del tipico carciofo isolano in diverse consistenze.
Dopo le prime Pizze intitolate a Masaniello e Sant’Eligio, il menu 2021 ci porta a conoscere dunque la storia di Corradino di Svevia, il giovanissimo sovrano nipote di Federico II giustiziato in piazza nel 1268 e quella della “Madonna del Carmine”;di Porta Nolana e del Foro Magno. 

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