ROMA – Da Giovedì 3 febbraio inizierà il nuovo settennato del Capo dello Stato Sergio Mattarella dopo l’elezione avvenuta ieri all’ottava votazione dei 1009 grandi elettori. La data del 3 febbraio segna la scadenza del primo settennato di Mattarella, apertosi nello stesso giorno e mese del 2015. Ora con il giuramento di giovedì si darà corso ad un nuovo settennato. Ma quali saranno le procedure per l’insediamento? Il segretario generale della Camera si reca nella residenza dell’eletto, che a bordo di un’auto della Presidenza della Repubblica raggiunge la Camera e passa oltre il picchetto d’onore dei Carabinieri. Dal momento in cui lascia la sua abitazione, la campana più grande di Montecitorio comincia a suonare: smetterà solo quando il nuovo presidente entrerà nell’atrio della Camera.
Quindi fa il suo ingresso nel palazzo accolto dai presidenti della Camera e del Senato. Dopo una breve sosta nella sala del Governo, l’eletto, accompagnato sempre dai presidenti dei due rami del Parlamento, attraversa il Transatlantico dove sono schierati gli assistenti parlamentari in alta uniforme ed entra in Aula, dove trova ad attenderlo senatori, deputati, delegati regionali, presidente del Consiglio e componenti del Governo.
L’emiciclo è ornato con drappi rossi e ventuno bandiere tricolore. Il Capo dello Stato eletto sale sul banco della presidenza di Monteciitorio e prende posto alla destra del presidente della Camera. Aperta la seduta, viene invitato a prestare giuramento e recita la formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”. Contemporaneamente dal Gianicolo. colle romano prospiciente la riva destra del Tevere, vengono sparate 21 salve di cannone e la campana di Montecitorio torna a suonare.
Il Presidente della Repubblica rivolge il suo messaggio al Parlamento. Terminato il discorso, raggiunge l’atrio di Montecitorio, dove trova ad attenderlo il presidente del Consiglio e il segretario generale del Quirinale. Quindi sulla piazza di Montecitorio riceve gli onori militari e si reca all’Altare della Patria, dove, accompagnato dal presidente del Consiglio, rende omaggio al Milite ignoto.
Dopo aver ricevuto il saluto del sindaco di Roma, il Presidente della Repubblica sale a bordo della Lancia Flaminia 335 decapottabile utilizzata per la prima volta da Giovanni Gronchi in occasione della visita in Italia della Regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Scortato dai Corazzieri a Cavallo il neo Presidente della Repubblica raggiunge il palazzo del Quirinale: qui non potendo avvenire lo scambio del collare di Gran Croce decorato di gran Cordone, sarà la seconda carica dello Stato a consegnarglielo. Il Quirinale ha un nuovo inquilino.
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