ROMA – La terza volta di una visita papale alla Sinagoga di Roma. Era il 13 aprile 1986 quando Giovanni Paolo II attraversò per prima volta la porta del luogo di culto ebraico ed oggi è stato Papa Francesco, in una Roma blindata, ad unirsi in lungo saluto con Ruth Dureghello, il presidente delle comunità ebraiche italiane. “Un vero cristiano non è antisemita e opera nella costruzione della pace non nei fanatismi religiosi” “Le nostre relazioni mi stanno molto a cuore – ha detto Papa Francesco – le radici ebraiche del cristianesimo sono uniti dallo stesso dio e devono sentirsi fratelli, fratelli maggiori come aveva coniato il mio predecessore Giovanni Paolo II”
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