ROMA – Addio ai senatori a vita nel Parlamento italiano. Ad approvare la misura è stato proprio il Senato, che ha dato il via libera all’articolo 1 del ddl. Questo articolo aveva proprio lo scopo di abrogare il potere del Presidente della Repubblica di nominare i senatori a vita. e chiaramente questa scelta ha fatto discutere. Da una parte c’è chi considera la questione puramente da un punto di vista economico, sottolineando che lo Stato potrà guadagnarci in termini di risparmio, dall’altro c’è chi invece contesta che in questo modo i poteri del Capo dello Stato verranno limitati molto (ne poteva nominare sino a 5).
Al momento, in carica ci sono quattro senatori a vita scelti dal defunto Giorgio Napolitano: Mario Monti, Renzo Piano, Elena Cattaneo e Carlo Rubbia. Sergio Mattarella ha invece insignito Liliana Segre, che potrebbe dunque ora diventare l’ultima senatrice a vita della storia del Bel Paese.
Lo stipendio non è di certo basso, dato che equivale a quello di un normale senatore. Infatti, la cifra è pari a 17.600 euro lordi, al netto di tutte le ritenute questa cifra scende a 12.500 euro mensili. In caso di assenteismo prolungato, allo stipendio del senatore viene effettuato un taglio pari a 3.500 euro. Questa cifra sarebbe destinata alle spese di viaggio e di soggiorno.
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