MANSURA (EGITTO) – Si è appena conclusa l’udienza al Tribunale di Mansura in Egitto che vede imputato lo studente Patrick Zaki agli arresti da 22 mesi per aver pubblicato un articolo sulle condizioni dei copti cristiani (religione a cui apartiene Zaki) giudicato “sedizioso” dalle autorità egiziane. Patrick verrà scarcerato ma non assolto, questa sarebbe la decisione del Tribunale anche in attesa di verificare un’altra questione che riguarda la giurisdizione di Mansura. Zaki, infatti, essendo stato arrestato all’aeroporto del Cairo doveva essere giudicato dal tribunale della capitale e non a Mansura. Ma l’accusa sostiene che invece l’arresto era avvenuto nel capoluogo del governatorato di Dakahliyya che dista almeno 120 chilometri dal Cairo. Ora saranno i filmati delle telecamere degli aeroporti, così come richiesto dalla legale di Zaki a fare luce su questa circostanza.
Intanto, però, la notizia della scarcerazione ha fatto il giro del mondo con la soddisfazione dei suoi genitori ma anche di tutta la catena di solidarietà creatasi in Italia e nel mondo anche per l’impegno di Amnesty international.
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