ROMA – Non ha convinto le opposizioni l’informativa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte intervenuto questa mattina all’Aula della Camera in vista del Consiglio Europeo Speciale che si terrà il prossimo 17 e 18 luglio a Bruxelles e questa volta senza videoconferenza ma con la presenza fisica dei leader dei paesi membri. A rompere gli indugi sulla fragilità del discorso di Conte è il Capogruppo della Commissione Bicamerale per le Questioni Regionali, Roberto Pella. “Qual è la strategia e il piano dell’Italia?” si chiede Pella. “Nonostante le intenzioni del Presidente del Consiglio il compitino resta insufficiente. E non solo perché credito e liquidità per imprese e famiglie sono ancora al palo, perché il decreto semplificazione non vede alba, perché l’annunciato scostamento non é stato minimamente presentato nei propri contenuti, – dice Pella – ma bensì perché si preferisce annunciare una proroga dello stato di emergenza – quando in emergenza non siamo, fortunatamente – gettando nel panico investitori, imprese e cittadini invece che lavorare alacremente per la presentazione del nostro piano di azione per il Paese. Forza Italia continuerà a chiederlo come obiettivo primario perché é a rischio la coesione del Paese, intesa come condizione per la crescita e la fiducia non come palliativo o, peggio, modello illusionistico assistenzialista per arrivare ala fine dell’estate con i sussidi e i bonus”.
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