ALESSANDRIA – L’ultimo caso di peste suina africana su un cinghiale morto nell’Ovadese, proprio mentre è stata confermata la positività delle carcasse rinvenute in Val Lemme nel fine settimana mette in allarme l’intero sistema dell’industria agroalimentare. Ieri l’Asl alessandrina aveva annunciato che in un ungulato ritrovato nel territorio del comune di Tagliolo Monferrato è presente il morbo. Il primo caso era stato registrato la scorsa settimana nella vicina Ovada. La questione è ora sul tavolo di Stefano Patuanelli al Ministero dell’Agricoltura che dovrà fronteggiare anche il blocco dell’importazione di tutti i prodotti alimentari di suino da parte dell’area asiatica ma non sono esclusi altri divieti dal resto d’Europa.
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