ROMA – Dopo una settimana di polemiche e scontri con Bruxelles e la Corte dei Conti anche con toni piuttosto alti, oggi in una atmosfera leggermente più distesa bisognerà porre la fiducia nell’Aula della Camera sull’attuazione del Piano di Resilienza. I toni più concilianti sono venuti dopo chiarimenti con gli uffici di Bruxelles ma anche con la Corte dei Conti che avrebbe esercitato un parere preventivo.
Resta ancora l’attesa del via libera della Commissione alla terza rata da 19 miliardi. Un portavoce della Commissione Ue ha chiarito che sulla richiesta di pagamento da parte dell’Italia «sono ancora in corso i lavori sulla valutazione» e «sono in corso scambi costruttivi con le autorità italiane». La Commissione ha inoltre spiegato che «non è insolito impiegare un po’ di tempo oltre la scadenza indicativa: è accaduto con le richieste di pagamento di Lussemburgo, Romania e Slovacchia».
Quelle che che non si sono ancora spente sono le contrapposizioni sull’uso dei fondi del PNRR per aiuti militari all’Ucraina con fornitura di armi.
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