MILANO – Conflitti familiari e sociali, abusi e corruzione, abilismo e accessibilità agli spazi pubblici, migrazione e accoglienza, le guerre e il loro impatto ambientale. Sono questi i temi delle cinquine finaliste della Terza edizione del Premio Inge Feltrinelli, istituito in onore di Inge Feltrinelli per valorizzare le voci di autrici, giornaliste e giovani generazioni che raccontano il mondo per difendere i diritti e immaginare un futuro più giusto. Il Premio è promosso da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Gruppo Feltrinelli, in collaborazione con i soci promotori BookCity, AIE e Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri.
L’edizione di quest’anno, dedicata al potere delle parole come strumento di emancipazione, comprende quattro categorie: Libri di Fiction e non Fiction, Letteratura per l’infanzia (Kids), Inchieste e Reportage, Podcast. Le vincitrici e i vincitori di ogni cinquina, designati dalla giuria internazionale, saranno annunciati lunedì 31 marzo, durante la serata conclusiva della 3° edizione del Premio, presso la sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in Viale Pasubio 5, a Milano.
Ecco la cinquina: Ventre sepolto di Aliyeh Ataei, Utopia; Una storia di identità e disforia di genere nell’Iran contemporaneo; Pulita di Alia Trabucco Zerán, Edizioni Sur; Una domestica racconta una storia di conflitti familiari e sociali; Gli orrori della caserma Levante di Federica Angeli, Baldini-Castoldi; Un’inchiesta sugli abusi e la corruzione in una caserma italiana.; Lo spazio non è neutro, di Ilaria Crippi, Tamu ; Un’analisi sull’abilismo e l’accessibilità negli spazi pubblici; E la quarta volta siamo annegati di Sally Hayden, Bollati Boringhieri; Un reportage sulle drammatiche rotte migratorie verso l’Europa.