MOSCA – La vicenda delle proteste legate all’arresto di Alexej Navalny, l’attivista politico schierato contro la politica di Putin, rischia di diventare un caso politico e diplomatico di grandi proporzioni. Una convocazione al ministero degli Esteri russo degli ambasciatori di Polonia, Svezia e Germania ha innescato la miccia. Ai diplomatici è stata consegnata una nota di protesta; alcuni di essi avrebbero partecipato, secondo quanto si legge nella nota del Cremlino, alle “proteste illegali” del 23 gennaio, in favore dell’oppositore Navalny. Ora non è ancora chiaro se gli ambasciatori fossero presenti come osservatori dopo le migliaia di arresti dall’inizio della carcerazione di Navalny.
Sta di fatto che questi diplomatici sono stati dichiarati “persone non grate”. Dovranno lasciare la Russia “nel prossimo futuro”. Immediata la “ferma condanna” dell’espulsione dal Rappresentante Esteri Ue Borrell. Valutazione “infondata” per Merkel, e condanna del gesto anche da parte di Macron.
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