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Raúl Zurita in tour in Italia. Il 27 marzo all’Instituto Cervantes di Roma

ROMA – Raúl Zurita, poeta e performer cileno,  tra le voci più autorevoli della letteratura latinoamericana contemporanea, arriva in Italia per una serie di appuntamenti legati all’arte e alla poesia. Dopo l’incontro “El arte total” con Chiara Bolognese dell’Università “La Sapienza”, organizzato dall’Instituto Cervantes di Roma il 27 marzo alle 18 presso la Sala Dalí di Piazza Navona, nell’ambito del ciclo “Dialogos”, Zurita sarà protagonista in Veneto di quattro eventi letterari. Venerdì 6 aprile alle 11.30 a Venezia (Auditorium S. Margherita Ca’ Foscari) per Incroci di Civiltà mentre nel pomeriggio a Treviso per un reading.  Domenica 8 aprile, invece, sarà ospite del festival Poetry Vicenza 2018 e infine lunedì 9 aprile di nuovo a Venezia per il conferimento del Premio Alberto Dubito.
Classe 1950, di origine italiana, Raúl Zurita da sempre ha mostrato un forte interesse per la scrittura, per l’arte nel suo senso più globale e per la militanza politica. Al tempo stesso, il contatto con la cultura italiana, che avvenne grazie alla profonda relazione che aveva con la nonna materna e la complessa situazione socio-politica cilena che affrontava nella sua quotidianità, tracciarono quello che sarebbe stato il suo percorso artistico. Non a caso, la sua opera è fortemente segnata dalla dittatura militare instaurata dopo il golpe dell’11 settembre 1973. Militante comunista fu arrestato, torturato e detenuto sulla nave cargo Maipo. La fusione e il dialogo costante tra arte e vita che caratterizzano la sua formazione e il suo credo artistico lo avvicinarono alle attività del CADA (Colectivo de Acciones de Arte), le cui performance provocatorie arrivarono sulle strade di Santiago e perfino nel cielo di New York. La sua proposta artistica si è articolata attraverso diverse tematiche che si intrecciano fra loro: la riflessione sulla natura cilena, l’amore per un’umanità che soffre, la denuncia contro la violenza, in ogni sua forma, perpetrata nel corso del XX secolo. Tutte queste riflessioni sono state proiettate in opere imprescindibili, come la trilogia  “Purgatorio” (1979), “Anteparaíso” (1982) e “La Vida Nueva” (1994), considerata tra le più importanti della sua produzione poetica. Senza dimenticare, “Canto a su amor desaparecido”, “Inri” (Premio Nazionale di Letteratura del Cile), “Cuadernos de guerra”, “Zurita” fino al recentissimo “Habré vuelto a ver de nuevo las radiantes estrellas“.
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