BRUXELLES – Nell’Ue non è la prima volta che le discussioni sul budget arrivano “agli estremi”, dato che le posizioni dei 27 devono essere sincronizzate. Tuttavia ci sono “molte soluzioni possibili; è solo questione di volontà politica”. Così il premier ungherese Viktor Orban si è espresso in un’intervista per poi scagliarsi con un post contro il filantropo George Soros, per aver dato indicazioni all’Ue su come aggirare il veto di Polonia e Ungheria sul voto sul bilancio 2021-2027 e sul Recovery Fund.
Intanto la presidente della Bce Christine Lagarde ieri aveva sostenuto che il Recovery Fund deve diventare operativo «senza indugio». E lo ha ripetuto anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel al termine della video-riunione tra i leader Ue dedicata al Covid. Ma lo scoglio del primo punto al bilancio Ue 2021-2027 e proprio la condizionalità sullo Stato di diritto, rifiutata da Ungheria e Polonia, che hanno bloccato il budget ponendo il veto.
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