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Recovery Fund: super manager e apertura al confronto in parlamento la versione tardiva del premier Conte per l’accesso ai fondi

ROMA – Il tempo trascorre in fretta per la presentazione del piano “Italia” che dovrebbe dare accesso ai 209 miliardi del Recovery Fund ma al momento la discussione si sta infilando nei vicoli bui di una organizzazione piramidale presso Palazzo Chigi che dovrebbe prevedere la presenza, oltre a quella di Conte e dei i ministri Patuanelli, Gualtieri e Amendola, anche un numero di “super manager” per mettere a punto un piano credibile. Intanto il premier Conte, condividendo l’importanza di un piano che passi la “bollinatura” dell’UE afferma: “sono per il nostro Paese la sfida della vita e sarà all’insegna della partecipazione”. Un’apertura che arriva dopo mesi di discussione con le opposizioni:
“Ci sarà un grande confronto pubblico e coinvolgeremo tutto il Parlamento”. Il verbo utilizzato dal premier è ancora quello al futuro ma intanto il tempo scorre e lo spettro del ritardo causato dal bastone tra le ruote di Polonia e Ungheria per l’accesso ai fondi non è stato ancora rimosso. Il rischio è di rimanere a corto di risorse nella fase più calda dell’uscita dall’emergenza sanitaria.
Intanto questa mattina le Commissioni V e VI di Camera e Senato, svolgeranno l’audizione del Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri in merito alla riforma del Meccanismo europeo di stabilità, il Mes che sta ancora dividendo la maggioranza di governo. Nell’audizione si parlerà anche del Fondo di Risoluzione unico (Common Backstop) in vista dell’Eurogruppo che inizierà alle 14 di oggi.

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