NAPOLI – La Corte dei Conti ha accolto il ricorso del Napoli contro il sequestro di 5 milioni di euro sul conto della società, che era stato disposto a febbraio a causa del presunto mancato versamento del canone di affitto del San Paolo. La tesi difensiva riguardava sia il difetto di giurisdizione della Corte dei Conti, sia l’assenza di debiti nei confronti del Comune, in quanto la società avrebbe provveduto a lavori ordinari e straordinari di manutenzione dell’impianto, pareggiando così debiti e crediti.