ROMA – Il Premio Nobel per la Fisica conquistato dall’italiano Giorgio Parisi e, la sua sollecitazione ad investire di più nella icerca, ha stimolato la discusssione sulla formulazione delle voci dedicate nel PNRR. Ma al momento non si tratta di un ampliamento del plafond da dedicare alla ricerca ma di misure che: “introducono la necessità di tenere conto della parità di genere, della riduzione del gap generazionale e di attenuare i fenomeni di differenziazione tra Mezzogiorno e altre regioni”. Lo spiega in una intervista la ministra dell’Università,Maria Cristina Messa. La riserva per la parità di genere è al 40%, ma “speriamo che si arrivi anche al 50%”, ha detto. Precisando anche che i finanziamenti saranno riservati “solo a chi si sia dotato (…) di un bilancio di genere e di un piano di uguaglianza” che tuttavia, nella ricerca, dovrebbe essere caratterizzato dalla sola voce “opportunità scientifica” che ha poco a che vedere con le quote rosa ma con gli obiettivi strategici.
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