ROMA – Se l’incontrò di ieri sera, tra il presidente Conte ed i capi delegazione di M5S e Pd, doveva servire a ipotizzare un rimpasto di governo, si può dire che tra i due partiti convocati per primi non c’è nessuna volontà di innescarlo.
In sintesi sia Zingaretti che Vito Crimi e Luigi Di Maio, presentatosi nonostante l’incontrò fosse rivolto ai capi delegazione, sono stati concordi nel ritenere che non è questo è il momento di aprire una crisi di governo.
“Abbiamo,dunque, parlato di temi e chiesto rispetto su misure molto importanti come il rinnovo dell’ecobonus, il conflitto di interessi, lo stop alle trivelle e l’abbassamento delle tasse” dice Crimi ma Di Maio ci tiene a spostare l’accento sul “surreale” dibattito sulle poltrone. “Noi siamo contenti della nostra squadra di governo, se qualcuno non è contento della sua lo dica”, dicono i pentastellati. E la cabina di regia sul Recovery Fund, miccia che ha fatto esplodere gli equilibri della maggioranza? Il M5s non è contrario ma la struttura va rimodulata, parlamentarizzata e deve essere consentito ai singoli ministeri di approfondire i progetti, spiegano i pentastellati.Mentre le dichiarazioni di Zingaretti parlano di unità necessaria ad essere più esplicito è il capogruppo del Pd in Senato, Andrea Marcucci, a certificare che la squadra di governo per ora non si tocca: “Non siamo qui per parlare di questo, non noi», spostando l’attenzione sul confronto aperto con il presidente del Consiglio. “Mi sembra un passaggio importante e utile, la maggioranza non può permettersi di sbagliare”. rileva.
Oggi è invece previsto il faccia a faccia con Matteo Renzi di Italia Viva e si vedrà quali saranno le frecce all’arco dell’ex premier. Anche se ieri in serata Maria Elena Boschi, aveva già sgonfiata l’ipotesi di portare avanti le posizioni di un rimpasto a tutti i costi: “Per noi non è all’ordine del giorno”.
Intanto Conte questa mattina, impegnato in una videoconferenza con Coldiretti e nel pomeriggio con il Capo del Governo Tunisino, Hichem Mechichi, conferma: “Ascolteremo tutti i partiti, per far sì che l’azione di governo riparta in modo più coeso e condiviso”. Sulla questione nuove misure, non c’è dubbio che arriverà un nuovo giro di vite :”Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle feste natalizie. Ci stiamo riflettendo. Va scongiurata ad ogni costo una terza ondata. E poi un’esortazione agli italiani di “essere responsabili”. Frase accolta male anche dagli ambienti politici dove si fa notare come la spinta allo shopping con il cashback abbia contribuito a creare l’affollamento nei negozi.
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