ROMA – Sono 7 gli italiani fermati dalla polizia slovacca per l’omicidio del giornalista investigativo Jan Kuciak e della sua compagna che stava preparando un dossier sui legami tra apparati governativi e la ‘ndrangheta calabrese che da anni ha messo radici con diverse attività nel paese dell’est europeo. Il capo della polizia Tibor Gaspar, ha spiegato che i 7 sono stati fermati “come sospettati, con il consenso del procuratore”. Oltre a Antonino Vadalà, Sebastiano Vadalà e Bruno Vadalà, sono stati fermati Diego Roda, Antonio Roda, Pietro Catroppa (54 anni) e un suo omonimo Pietro Catroppa di 26 anni. Membri di 4 famiglie di imprenditori Si tratterebbe di membri delle quattro famiglie legate a diverso titolo alla `Ndrangheta e che compaiono nel reportage di Kuciak pubblicato postumo e nel mirino ora degli inquirenti. Vadalà, Cinnante, Roda e Catroppa, operavano principalmente nel settore agricolo perché proprietari di decine di aziende, con un patrimonio di decine di milioni di euro e che hanno percepito sostegni dai fondi Ue per centinaia di ettari di terreno.
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