AMSTERDAM – Ischemie prodotto da farmaci di largo consumo. Il comitato per la sicurezza dell’EMA (PRAC) ha avviato una revisione dei medicinali contenenti pseudoefedrina, un farmaco simpaticomimetico che viene utilizzato normalmente come prodotto da banco con effetto di decongestionante nasale. A far scattare l’allarme dell’Agenzia olandese sono state le possibilità di rischio segnalate di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) e sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS), condizioni che colpiscono i vasi sanguigni nel cervello. In altre parole delle ischemie. La pseudoefedrina viene assunta per via orale e viene utilizzata da sola o in combinazione con altri medicinali per trattare la congestione nasale (naso chiuso) derivante da raffreddore, influenza o allergia.
Qesti farmaci possono comportare un ridotto afflusso di sangue al cervello e in alcuni casi possono causare complicazioni gravi e pericolose per la vita. I sintomi comuni associati a PRES e RCVS includono mal di testa, nausea e convulsioni.
La revisione fa seguito a nuovi dati provenienti da un piccolo numero di casi di PRES e RCVS in persone che usano medicinali contenenti pseudoefedrina che sono stati riportati nei database di farmacovigilanza e nella letteratura medica.
I medicinali contenenti pseudoefedrina presentano un rischio noto di eventi ischemici cardiovascolari e cerebrovascolari (effetti indesiderati che coinvolgono ischemia nel cuore e nel cervello), inclusi ictus e infarto. Restrizioni e avvertenze sono già incluse nelle informazioni sul prodotto dei medicinali per ridurre questi rischi. Ma di fatto non è stabilità la percentuale di implicazioni ischemiche che possono generare.
La sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS) è una malattia cerebrovascolare rara, caratterizzata da forti cefalee, associate o meno a deficit neurologici, ora, però, deve fare i conti con il profilo di sicurezza generale della pseudoefedrina e le indicazioni per le quali i medicinali sono approvati, la Commissione di vigilanza dei farmaci dell’Ema ora dovrà esaminare le prove disponibili e deciderà se le autorizzazioni all’immissione in commercio per i medicinali contenenti pseudoefedrina debbano essere mantenute, modificate, sospese o ritirate in tutta l’Unione Europea (UE).
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