ROMA – Per il caso del saluto romano di Acca Larentia a Roma, è intervenuta la Cassazione con una sentenza che impone di “applicare la legge Scelba” quella sull’apologia del fascismo e in particolare l’articolo 5. Lo hanno deciso le Sezioni Unite della Cassazione che hanno disposto un processo di appello bis per 8 militanti di estrema destra che avevano compiuto il saluto ad una commemorazione a Milano nel 2016 La ‘chiamata del presente’ o ‘saluto romano’ – motivano gli ermellini – è un “rituale evocativo della gestualità propria del disciolto partito fascista” idonea a “integrare il concreto pericolo di riorganizzazione” del partito.
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