CATANIA – Non sono ancora chiari i contorni della vicenda che ha visto il Presidente del Parco delle Nebrodi, Giuseppe Antoci, uscire illeso da un agguato a fucilate mentre questi faceva rientro a Santo Stefano di Camastra. A salvargli la vita è stata la macchina con i vetri antiproiettile di cui aveva dovuto dotarsi per aver subito già prima una serie di minacce in seguito ai protocolli di legalità messi in atto per evitare la concessione di ampie zone di pascoli alla mafia. L’agguato era stato preparato questa notte sui Nebrodi tra Cesarò e San Fratello. Erano da poco passate le due quando la macchina di Antoci, di ritorno a Santo Stefano di Camastra da una manifestazione a Cesarò, è stata bloccata lungo i tornanti di montagna da alcune grosse pietre poste deliberatamente sulla carreggiata per fermare il corteo.
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