ROMA – Ancora nessuna schiarita nella richiesta al Governo da parte delle categorie degli esercenti di carburanti Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio che in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sottolineano che “l’azzeramento delle vendite a fronte del mantenimento dei costi fissi” non permetterà dalla fine della prossima settimana “di garantire l’apertura degli impianti” con “continuità e regolarità”. Senza novità, a partire dal prossimo 27 novembre le pompe di benzina potrebbero incrociare le braccia nelle ore notturne anche sull’autostrada. La settimana successiva, secondo quanto programmato, la sospensione sarà totale. Un disagio che non solo colpirebbe i pendolari ma anche i trasporti di derrate alimentari lasciando a secco i supermercati in una fase critica di misure restrittive in atto per il contenimento del coronavirus.
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