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Sciopero trasporti: domani tavolo al MIT e confermata l’astensione nazionale del 19 marzo

ROMA – Potrebbe essere a macchia di leopardo nelle varie regioni, lo sciopero indetto da Trasportounito Fiap che secondo quanto riportato dal sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrebbe iniziare oggi e terminare il 18 marzo. Se non ci sarà la completa adesione nazionale come inizialmente era stato previsto, è per via della mancata autorizzazione del Garante della Sicurezza che aveva obiettato che non c’era stato il preavviso previsto per gli scioperi. Tuttavia, sembra invece confermata la manifestazione dei camionisti per sabato 19 marzo, anche se domani 15 marzo è previsto un tavolo di confronto al ministero. Un tavolo ritenuto tardivo dai trasportatori mentre la questione del caro carburante stava preoccupando da settimane ma senza correre ai ripari per rivedere la fondatezza dei rincari ma anche l’annosa questione delle accise che vede Italia e Paesi Bassi guidare la classifica delle più alte in assoluto in Europa.

”La situazione – spiega l’Unatras – è diventata drammatica. Continuando a tergiversare, il Governo si assume il rischio che nascano nuovamente iniziative spontanee di protesta, ma sopratutto il rischio di lasciare la grande distribuzione senza rifornimenti”. Una preoccupazione che ha fatto già notare l’assenza di alcuni prodotti sugli scaffali dei supermercati.

“La beffa in tutto questo – sostengono i sindacati di categoria – E’ che il ministro della Transizione Ecologica Cingolani ha affermato che l’improvviso e pesantissimo aumento del carburante – provocato apparentemente dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – è una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini e che non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. E allora ci chiediamo perché il Governo non ha ancora preso posizioni sull’intera filiera della distribuzione delle forniture di carburante”.
Intanto i prezzi dei carburanti continuano a salire. La media nazionale del diesel supera di poco la benzina e si posiziona sopra i 2,3 euro al litro in modalità servito e oltre i 2,2 euro nel self. Aumenti anche per Gpl e meta- no per auto. Il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self sale a 2,217 euro per litro,mentre in modalità servito schizza a 2,323 euro. Il prezzo per il Gpl sale a 0,902 euro per litro (no logo a 0,877), mentre quello medio del metano aumenta a 2,355 euro (no logo a 2,241).

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