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Servizio Civile Universale, 29 mila domande per posti di “facilitatore” digitale. Abodi: “Segnale di partecipazione attiva”

ROMA – Sono oltre 29.000 le domande di Servizio Civile Universale per l’espletamento del servizio come facilitatori per la diffusione delle nuove tecnologie. Sono queste le richieste arrivate attraverso la piattaforma dedicata, a fronte di 4.629 posizioni disponibili. Il Bando attiene al 2° Ciclo della misura, contenuta nel PNRR Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” – Componente 1- Misura 1.7.1 Investimento 1.7 “Competenze digitali di base”, a titolarità del Dipartimento per la Trasformazione digitale e di cui il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale è soggetto attuatore. I posti disponibili sono riferiti a oltre 200 progetti afferenti a 76 programmi di intervento da realizzarsi in Italia per la durata di dodici mesi su tematiche quali amministrazione digitale, reti accessibili, inclusione sociale, salute digitale, semplificazione nell’accesso ai servizi on line per i cittadini, già finanziati con Decreto del Capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale del 4 luglio scorso.
 “I numeri dell’ampia partecipazione al Bando per il ‘Servizio civile digitale 2023’ appena chiuso – sottolinea il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, con quasi trentamila domande presentate, sono significativi e rappresentano un’ulteriore conferma della richiesta dei giovani di una partecipazione attiva e di un impegno civico nei territori e per la crescita della nostra Nazione. I giovani selezionati andranno a ricoprire il ruolo di “facilitatori digitali” e potranno contribuire all’accrescimento delle competenze digitali diffuse per favorire l’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, nonché promuovere i diritti di cittadinanza attiva da parte di tutti”.

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