PARIGI – L’Affaire Benalla, la guardia del corpo del presidente Macron, sorpreso da un video mentre nella manifestazione del Primo Maggio, picchiava un manifestante, si gonfia a dismisura e mette il premier francese con le spalle al muro. Per due mesi il caso era stato tenuto in silenzio. Gerard Coulomb era stato subito informato dell’accaduto ma la cosa era stata liquidata con soli 15 giorni sospensione. Ma i media francesi venuti in possesso del video sono andati fino in fondo. A che titolo Alexandre Benalla faceva parte dei poliziotti che dovevano seguire il corteo di manifestanti. Il suo ruolo non lo prevedeva. E invece coperto con un casco ha brandito manganellate ad un giovane che si copriva il volto per non essere colpito. Un’azione da squadrista senza senso che avrebbe dovuto mandare Macron su tutte le furie e invece acqua in bocca. Anche a due mesi di distanza dal fattaccio il presidente francese non ha fatto nessun commento lasciando ingigantire la questione rimasta senza una spiegazione. La figura di Benalla è molto controversa. Andando a ritroso è stato il body guard di Macron già al tempo della campagna elettorale ma nel suo passato c’è anche il licenziamento da parte dell’ex ministro Montebourg nel 2005 per aver provocato un grave incidente d’auto. Nonostante tutto è stato uno dei membri dello staff che si è occupato di scortare il bus dei campioni del mondo di calcio nel loro giro di trionfo sugli Champ Elysee. Tutto concluso? Niente affatto perché all’intemperante Benalla è stato dato un appartamento messo a disposizione dall’Eliseo in un bel quartiere di Parigi.
E nei sondaggi Macron crolla nel consenso dei francesi.
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