ROMA – Il tema della sicurezza, da sempre al centro dell’attenzione delle case automobilistiche, oggi torna alla ribalta con maggior interesse rispetto al passato in vista anche dei cambiamenti legati alla ricerca e all’innovazione.
Si parla sempre più di auto che sono in grado di rielaborare dati da sole – come un dispositivo smart – o di automobili che grazie a dispositivi di “self driving” – di cui si parla anche sulla nota rivista di auto Quattroruote – sarebbero in grado di aumentare la sicurezza stradale e ridurre il numero di morti. Google – che ha già da un anno ha presentato un nuovo prototipo di Self driving car – considera che auto dotate di tale sistema di controllo autonomo possano addirittura ridurre il numero di incidenti del 90%, con una diminuzione di morti la cui stima si attesta sulle 30.000 vittime in meno entro il 2020.
Il dibattito sulla sicurezza si è fatto negli ultimi anni sempre più acceso: con l’avvento di queste nuove tecnologie infatti, non è più sufficiente tener conto solo dei parametri tradizionali legati ai materiali con cui i mezzi sono costruiti o alle modalità di lavorazione, ma è anche indispensabile parlare di sicurezza informatica sulle auto e di protezione dei dati. Lo scorso anno ad esempio, gli hacker Charlie Miller e Chris Valasek avevano mostrato come, utilizzando dei pc portatili, fosse possibile inviare dei comandi allo sterzo, ai freni di una Ford Escape e di una Toyota Prius. Per porre rimedio a questi rischi, le grandi aziende produttrici si sono già attivate per compiere il passo successivo: Mercedes Benz ad esempio, ha optato per una tecnologia di cloud computing in grado di controllare i dati che vengono trasmessi dal software dell’auto all’esterno.
Passi da gigante nel settore automotive sono stati fatti anche nel campo dei materiali e della manutenzione: dai pneumatici silenziosi creati da Continental per le auto ibride alle app per smartphone che avvisano il guidatore quando è giunto il momento di cambiare il treno gomme. La tecnologia e la connessione delle nuove tecnologie con la Rete rende il singolo guidatore sempre più indipendente e consapevole. Il mondo di Internet fornisce gli strumenti necessari non soltanto a controllare lo stato attuale di un veicolo ma permette anche di effettuare le sostituzioni necessarie in quasi completa autonomia.
Sulla scia del sempre crescente sviluppo del commercio elettronico, in concomitanza con una crescente consapevolezza dei guidatori sulle norme di sicurezza da rispettare, sono nati e si sono sviluppati veri e propri e-commerce dei ricambi auto. Tra i più famosi, il tedesco Tirendo, che ha da qualche anno aperto un sito dedicato al mercato italiano, consultabile alla pagina www.tirendo.it. Online si ha infatti non soltanto la possibilità di essere guidati nella scelta del pezzo di ricambio più adatto all’auto posseduta, ma si ha anche una scelta di prodotti più ampia rispetto al negozio fisico, oltre che la possibilità di confrontare tra loro vari articoli comodamente da casa o da qualsiasi altro luogo, risparmiando tempo e senza bisogno di recarsi in un luogo specifico.
Le sfide future dell’industria automobilistica dunque riguarderanno la capacità di far interagire gli sviluppatori di nuove tecnologie – cercando anche di tutelare i dati sensibili (accesso e identità) – ma senza tralasciare la cura degli aspetti più tradizionali, per contribuire, maggiormente alla sicurezza dei guidatori.
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