Categories: Musica & Spettacoli

Side/Side, un suono nello spazio: in scena a Scenario Pubblico

CATANIA – Un buon successo sabato 10 e domenica 11 per la performance in prima assoluta Side/Side – Un suono nello spazio – del coreografo giapponese e residente in Svezia Shumpei Nemoto. Il primo artista in residenza a progetto a Scenario Pubblico per il progetto ACASA e il primo degli spettacoli in abbonamento per la rassegna Scenario Danza 15/16 che quest’anno è particolarmente ricca di appuntamenti.

Una performance in cui si mescolano suoni (mai musica), oggetti, movimenti, coreografia e danza. Uno spettacolo in cui l’artista, attraverso un testo proiettato su un telo che nasconde un po’ i danzatori, chiede e si chiede cosa sia danza e cosa sia coreografia, cosa sia movimento e cosa movimento coreografico. Un progetto che si ispira ad artisti quali John Cage e Steve Reich e al lavoro, soprattutto di quest’ultimo, nell’ambito della danza.

Oggetti, danza, spazio, suoni. Tutto si fonde in un’unica performance composta in più momenti di studio. Cinque le analisi portate in scena dai bravissimi Louise Perming e Javier Perez che prima con movimenti contenuti utili a spostare degli oggetti sul tavolo davanti a loro e poi con gesti sempre più liberi e dislocati nello spazio, hanno messo in pratica la volontà di nemoto di “un movimento che sia movimento” trasponendo in danza il concetto di John Cage: “lascia che il suono sia semplicemente suono”.

“Credo che sia un’idea innovativa e affascinante da esplorare nell’ambito della coreografia”, afferma il coreografo Shumpei Nemoto che spiega i due passaggi che lo hanno condotto alla creazione di Side/Side. “Il mio primo passo è stato analizzare le possibilità eliminando il significato del movimento e andare al di là della costruzione ordinata della coreografia. Poi ho continuato la mia ricerca su John Cage e ho conosciuto l’idea dell’operazione possibilità, ovvero l’avere risorse esterne per determinare le proprie decisioni e il lasciarsi trasportare da queste – continua – e ho deciso che nella mia versione avrei creato una lista di numeri che si riferiscono a caso a diverse parti del corpo e azioni alla ricerca di un movimento preciso e immediato. Credo che se mi concentro sull’eseguire soltanto la coreografia per tutta la durata il movimento potrebbe liberarsi dall’interpretazione del performer e rimanere chiusa nel concetto “lascia che il movimento sia solo movimento”, conclude.

Prossimo spettacolo: prima assoluta di “Agamennone (Criminal case)” di Petranura Danza, artista associato. In scena a Scenario Pubblico venerdì 16, sabato 17 e domenica 18.

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