ROMA – Questa mattina alle 12 è atteso alla Camera, il discorso che terrà il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulla delicata situazione politica venutasi a creare dopo le dimissioni dei ministri di Italia Viva.
Ieri sera in un vertice di maggioranza si è decisa la formula tecnica da utilizzare alla Camera e al Senato in occasione dell’intervento del premier e poi si voterà sulle conclusioni ma c’è l’incognita dei numeri.
Il governo, qualora superasse i voti dell’opposizione, proseguirebbe nella navigazione. Del resto i governi che sono andati avanti con la maggioranza relativa sono diversi. Tra questi quello guidato da Berlusconi che dopo la rottura con Fini arrivò a prendere 314 sì alla Camera per approvare la manovra successivamente e lasciare poi il campo dopo un anno a Monti. A Montecitorio quell’esecutivo a guida Berlusconi ce la fece per tre voti: 314 a 311, con due astenuti. “I governi nascono e muoiono in Parlamento”, osserva la stessa fonte.
Domani 19 gennaio, invece, Conte dovrebbe essere in aula del Senato ma dipenderà dai risultati di oggi.
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