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Ambiente: un bando di Fise per combattere il "Nimby", la sindrome del rifiuto di opere sul proprio territorio

  • di Paolo Silvestrelli
  • in Ambiente
Ambiente: un bando di Fise per combattere il "Nimby", la sindrome del rifiuto di opere sul proprio territorio
(PRIMAPRESS) - ROMA – Gli anglosassoni la chiamano Nimby ed è la sindrome del rifiuto di opere pubbliche all’interno del proprio territorio. E’ l’acronimo di Not in my Back Yard, che vede amministrazioni comunali ma anche categorie di cittadini che si battono per impedire che delle infrastrutture vadano ad occupare porzioni di territorio. Situazioni recenti di questo tipo hanno riempito le cronache dei media anche in Italia: dalla contestazione NoTAV a quella del gasdotto in Puglia o degli inceneritori in diverse parti del Paese. Un fenomeno che si è esteso ma che rischia di impedire lo sviluppo e la crescita di una nazione. Per questo motivo Fise-Assoambiente ha bandito la seconda edizione del Premio “PIMBY (Please In My Back Yard) Green” con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura del “fare”, valorizzare le capacità innovative del nostro Paese e contrastare la sindrome NIMBY. A essere premiate saranno quindi amministrazioni pubbliche e imprese che hanno contribuito a realizzare infrastrutture e impianti industriali strategici, che si sono dimostrati volano per lo sviluppo sostenibile e occupazionale e che, in particolare, si sono distinti per: l’elevato tasso di innovazione tecnologica, il confronto, il dialogo, la partecipazione e il coinvolgimento positivo e responsabile dei cittadini. Un riconoscimento riguarderà, come lo scorso anno, l’informazione giornalistica e la pubblicazione di articoli e contenuti scientifici che hanno contribuito a diffondere un’informazione trasparente e scevra da pregiudizi, in grado di contenere il fenomeno del “not in my back yard”. - (PRIMAPRESS)