Bruxelles: lo scontro al parlamento Ue sulla Nature Restoration Law. Il manifesto della LIPU
- di Pasquale Alfieri
- in Ambiente
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - La proposta di legge sulla ricostruzione della natura e dei suoli (Nature Restoration Law), la normativa che dovrebbe dare attuazione ad una fase difensiva proteggendo quel che di naturale è rimasto fino ad una ricreazione degli ecosistemici, ieri a Bruxelles è stato motivo di contrapposizioni in parlamento: da una parte tutte le componenti verdi e ambientaliste e dall’altra le rappresentanze degli agricoltori.
In questo scenario la LIPU si è fatta promotrice di un vero e proprio Manifesto per la Nature Restoration Law. A questo documento, hanno già aderito oltre 150 tra associazioni ed enti di ricerca, numerosi europarlamentari e tantissimi personaggi del mondo della scienza e della cultura. Tra questi ricordiamo Luca Mercalli, Paolo Rumiz, Dacia Maraini, Vivian Lamarque, Sveva Sagramola, Tessa Gelisio.
«La Nature Restoration Law – si legge nel Manifesto – è la più grande occasione per rigenerare la natura d’Europa e garantire sostenibilità, futuro e benessere ai suoi cittadini. Ripristinare almeno il 20% del territorio terrestre e marino dell’Unione europea e gli ecosistemi in sofferenza o andati persi; impedirne l’ulteriore deterioramento; rinaturalizzare i corsi fluviali abbattendo le barriere artificiali dove creano più danni che benefici; reinserire elementi naturali negli agroecosistemi, per un’agricoltura più sana e ricca di biodiversità, in special modo di insetti impollinatori e uccelli; promuovere una maggiore strutturazione delle foreste per migliorarne la qualità; favorire un’opera di greening delle città, spesso troppo grigie e povere di natura: sono solo alcuni degli obiettivi che la Nature Restoration Law si pone e che, qualora approvata, potrà concretamente perseguire negli Stati membri dell’Unione, Italia compresa». - (PRIMAPRESS)