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Il XXV Forum Economico di San Pietroburgo tra le parole di Putin e l'incognita dei partecipanti

  • di Camilla Bonanni Noli
  • in Mondo
(PRIMAPRESS) - MOSCA - Il Presidente russo Vladimir Putin, in un telegram pubblicato sul sito del Cremlino, ha osservato che gli errori di lungo periodo dei Paesi occidentali in materia di politica economica hanno portato a un'ondata di inflazione globale, al collasso delle catene di approvvigionamento, alla carenza di cibo e a un forte aumento della povertà. L'appunto di Putin si deve leggere in relazione al discorso introduttivo che il presidente farà a San Pietroburgo in vista del XXV Forum Economico Internazionale (SPIEF) previsto per il 15-18 Giugno 2022 e che si aprirà con il motto: "Nuove opportunità in in nuovo mondo". "L'anniversario del Forum si svolge in un momento difficile per l'intera comunità internazionale - è riportato nel sito del Forum - Gli errori dei paesi occidentali nella politica economica per molti anni e le sanzioni illegittime hanno portato a un'ondata di inflazione globale, all'interruzione delle normali catene di approvvigionamento e a un forte aumento della povertà e della carenza di cibo. Eppure, come può essere il caso, insieme a queste sfide, stanno emergendo nuove prospettive. Ecco perché lo slogan del Forum – Nuove opportunità in un nuovo mondo – sembra così rilevante”. Il Presidente ha espresso la sua certezza che il Forum continuerà a dare un contributo significativo alla soluzione di numerose sfide prioritarie che l'umanità deve affrontare, mentre la fiducia reciproca, il significato e l'impegno per un dialogo fruttuoso e una partnership rimarranno invariabilmente i suoi tratti distintivi. La lista dei leader che parteciparanno al forum non è stata ancora pubblicata. Lo scorso anno vi avevano preso parte l'Emiro del Qatar Al Tani, il Presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, il Primo Ministro dell'india, Modi, il Presidente della Repubblica Cinese, Xi Jinping, il Presidente del Congo, Tshisekedi e il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. - (PRIMAPRESS)