Mosca: alla Duma un progetto di legge per non eseguire le sentenze della Corte Europea
- di Camilla Bonanni Noli
- in Mondo
(PRIMAPRESS) - MOSCA - È stato presentato alla Duma un progetto di legge sul rifiuto della Russia di eseguire le sentenze della Corte Europea dei diritti dell'uomo emesse dopo il 16 marzo 2022, data di espulsione della Russia dal Consiglio d'Europa a causa della guerra in Ucraina. Il progetto di legge prevede una scadenza per le sentenze emessa dalla Corte europea, cioè si darà seguito solo a quelle precedenti all’uscita dal Consiglio d’Europa. La possibilità di non eseguire le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo è stata legalizzata nel 2020 solo per casi eccezionali e richiede l'autorizzazione della Corte costituzionale russa.
Il 13 maggio, per la prima volta dal ritiro del Paese dal CdE, le autorità russe non hanno rispettato la decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo sulle misure provvisorie urgenti: nonostante la posizione della Corte, Mikhail Zubkov, che aveva partecipato alle proteste del settembre 2020, è stato deportato in Bielorussia. Inoltre, i rappresentanti russi non si sono presentati alla riunione di marzo della CSCE sul monitoraggio dell'attuazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo.
Ora la Russia potrebbe decidere di ignorare qualsiasi sentenza emessa dopo il 16 marzo. Gli autori della proposta di legge suggeriscono di introdurre questa scadenza in modo retroattivo. - (PRIMAPRESS)
Il 13 maggio, per la prima volta dal ritiro del Paese dal CdE, le autorità russe non hanno rispettato la decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo sulle misure provvisorie urgenti: nonostante la posizione della Corte, Mikhail Zubkov, che aveva partecipato alle proteste del settembre 2020, è stato deportato in Bielorussia. Inoltre, i rappresentanti russi non si sono presentati alla riunione di marzo della CSCE sul monitoraggio dell'attuazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo.
Ora la Russia potrebbe decidere di ignorare qualsiasi sentenza emessa dopo il 16 marzo. Gli autori della proposta di legge suggeriscono di introdurre questa scadenza in modo retroattivo. - (PRIMAPRESS)