I Cacciatori di Sardegna da 48 ore sulle tracce del latitante bandito Graziano Mesina
- di RED-ROM
- in Italia
(PRIMAPRESS) - ORGOSOLO - E’ scattato il secondo giorno di ricerche sulle tracce di Graziano Mesina (78), il bandito sardo che per una sentenza della corte di Cassazione sarebbe dovuto tornare in carcere e rimanerci per 30 anni. Quest’ultima sentenza non aveva niente a che fare con i sequestri ma riguardava l’associazione a delinquere per un traffico di droga internazionale. Un “business” criminale che non appartiene alla storia del banditismo sardo ma in questa occasione deve essere maturato proprio nella precedente detenzione di Mesina venuto a contatto con la criminalità calabrese.
Una soffiata, probabilmente, sul verdetto della Cassazione ha spinto messina ad involarsi e iniziare una nuova latitanza tra le montagne impervie della Sardegna. Posti di blocco, elicotteri che sorvolano ogni palmo dell’isola e i corpi speciali dei Cacciatori di Sardegna che già nel 2013 avevano partecipato alla sua cattura, sono impegnati da 48 ore nella ricerca della primula rossa. L’ultima a vederlo, l’altro ieri, era stata la sorella, poi nessuna notizia. Persino i suoi legali ne hanno perso il contatto anche perché il solitario Gratzieneddu non ha mai posseduto un cellulare. - (PRIMAPRESS)
Una soffiata, probabilmente, sul verdetto della Cassazione ha spinto messina ad involarsi e iniziare una nuova latitanza tra le montagne impervie della Sardegna. Posti di blocco, elicotteri che sorvolano ogni palmo dell’isola e i corpi speciali dei Cacciatori di Sardegna che già nel 2013 avevano partecipato alla sua cattura, sono impegnati da 48 ore nella ricerca della primula rossa. L’ultima a vederlo, l’altro ieri, era stata la sorella, poi nessuna notizia. Persino i suoi legali ne hanno perso il contatto anche perché il solitario Gratzieneddu non ha mai posseduto un cellulare. - (PRIMAPRESS)