CALTANiSSETTA – La prescrizione per i tre poliziotti accusati di aver depistato le indagini sulla strage in cui morì il giudice Borsellino e la scorta, ha sollevato ancora una volta l’indignazione di una parte del paese sull’inadeguatezza delle indagini a 30 anni dell’attentato al magistrato siciliano. Per due agenti l’accusa è prescritta. Mentre è stato assolto il terzo. Una sentenza che riaccende la rabbia di Fiammetta Borsellino sulla sentenza del tribunale di Caltanissetta. Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo erano imputati di calunnia aggravata dall’avere favorito la mafia, ma senza aggravante è prescritta la calunnia per i primi due. La famiglia Borselli- no si dice pronta all’appello. Mentre il finto pentito Vincenzo Scarantino è stato riconosciuto come calunniatore. “Questo processo condotto dalla magistratura siciliana rischia di non arrivare a nessuna conclusione dopo tutti questi anni. Occorrerebbe una commissione parlamentare per portare alla luce i depistaggi che non consentono la verità processuale”. A dirlo è stato Alfonso Sabella l’ex sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo, intervento alla trasmissione Rai2 Post.
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