NAIROBI – Seconda giornata di visita in Kenya del presidente Mattarella. Oggi 15 marzo il Presidente della Repubblica sarà a Malindi dove è prevista la visita al Centro Spaziale “Luigi Broglio”, gestito dall’Agenzia Spaziale italiana. In serata incontrerà, a Nairobi, una rappresentanza della comunità italiana in Kenya. Ieri l’incontro con il presidente Ruto e al termine i due capi di Stato hanno tenuto una conferenza sottolineando i rapporti tra i due paesi. “Kenya e Italia condividono una visione delle relazioni internazionali improntate al multilateralismo, alla ricerca di punti d’incontro, di dialogo, di pace, al rifiuto della prepotenza e delle guerre. E anche per questo l’Italia ha sostenuto con convinzione la presenza del Kenya nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che è stata di grande successo – così Mattarella si era rivolto a Ruto – Vorrei ricordare l’appello che il Kenya ha rivolto alla comunità internazionale per una maggiore attenzione alle esigenze del Sud globale. L’Italia condivide, appoggia e sostiene questo appello, questa esortazione, decisiva per avviare il mondo in una condizione di maggiore distribuzione equa di risorse, di benessere e di una crescente comune collaborazione solidale. Infine, vorrei riprendere quanto ha detto saggiamente il Presidente Ruto sul clima, sull’emergenza climatica”.
“Speriamo – ha detto ancora Mattarella – che quest’oggi Nairobi veda un po’di pioggia. Ma la siccità che si è registrata in questa Regione, in questi ultimi anni, è un elemento allarmante, è un sintomo delle gravi conseguenze del mutamento climatico. Sintomo che si avverte ovunque, anche in Europa. Nel nostro Paese avvertiamo un’esigenza di pioggia. Vi è un abbassamento anche delle nevi sulle montagne, che è indice delle conseguenze del cambiamento climatico. Per questo esortiamo insieme, con la stessa consapevolezza – il Kenya e l’Italia – la comunità internazionale a procedere con decisione sulla strada dei provvedimenti e dei comportamenti che attenuino l’inquinamento atmosferico e consentano di contrastare con efficacia il cambiamento climatico. È la base, questa, per avere un futuro di sviluppo, di benessere, che riguardi i nostri giovani e le future generazioni.Qui a Nairobi ha sede, per una lungimirante scelta fatta a suo tempo dal primo Presidente del Kenya, Jomo Kenyatta, il programma per il clima delle Nazioni Unite, che è un punto di richiamo all’importanza di impegnarsi ormai concretamente e in maniera crescente. E speriamo che la prossima COP 28 a Dubai abbia a vedere un impegno concreto crescente, in maniera da realizzare una condizione comune per contrastare il mutamento climatico”.
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