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Alitalia, UE: illegale il prestito ponte da 900 mln “Sono aiuti di Stato”. Con ITA discontinuità economica

BRUXELLES - I due prestiti, per un complessivo di 900mln di euro in totale, concessi dal governo italiano nel 2017 ad Alitalia, sono illegali ai sensi delle norme Ue in materia di aiuti di Stato. Lo ha stabilito la Commissione europea:l'Italia dovrà quindi recuperare da Alitalia prestito e interessi. Resta aperta l'istruttoria sul 'prestito-ponte' da 400mln del 2019. La Ue precisa poi che tra Alitalia e Ita c'è "discontinuità economica"; non sta quindi alla newco rimborsare il prestito Alitalia né Ita deve rendere i 1350 mln avuti:non sono aiuti di Stato.
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Unione Europea, nuove norme per gli aiuti di Stato. Più autonomia per i paesi membri

BRUXELLES - L'Unione Europa  introduce semplificazioni sugli aiuti di Stato, con un'estensione delle esenzioni per categoria, che permetterè ai 27 di attuare alcune misure di aiuto senza il controllo preventivo della Commissione Ue. Le nuove norme introducono "maggiori possibilità per gli Stati membri di fornire aiuti per sostenere la doppia transizione verso un'economia verde e digitale,senza causare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Gli Stati potranno fornire rapidamente finanziamenti",spiega Vestager.
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Ex Alitalia: la corsa con il tempo per evitare le casse in rosso e le pressioni sull’UE

ROMA - Il futuro della nuova Ita, che dovrebbe prendere il volo dalle ceneri di Alitalia, è una corsa contro il tempo. La vecchia compagnia ha i giorni contati per le casse ormai vuote e la newco dovrebbe invece cercare di sfruttare i prossimi mesi estivi per tornare a viaggiare. Ma le cose non vanno proprio come sono state ipotizzate perché la commissaria alla Concorrenza UE, Margrete Vestager starebbe mettendo troppi paletti. Troppi di più rispetto a quelli posti per altre compagnie straniere come ad esempio Lufthansa. Gli aiuti, per l’Unione Europea, devono essere dati solo ad aziende in difficoltà…
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Fiere italiane in crisi ma la Germania riesce a superare il nodo degli aiuti di Stato e accede a 642 mln di sussidi

ROMA - Il crollo del fatturato delle Fiere italiane nel 2020, con lo stato di emergenza sanitaria provocata dalla pandemia, è stato di circa 1 miliardo e 200 milioni. Il dibattio aperto con il precedente governo non aveva prodotto significativi processi d'indennizzo anche per la riconducibilità dei ristori a probabili aiuti di Stato. Ma ora dalla Germania arriva un segnale che potrebbe superare il ‘de minimis’ - la norma di Bruxelles sugli aiuti di stato che in Italia sta rendendo sostanzialmente inefficaci i contributi in favore delle fiere internazionali italiane. La Germania avrebbe fatto ricorso ad un articolo UE che…
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Fiere italiane in crisi ma la Germania riesce a superare il nodo degli aiuti di Stato e accede a 642 mln di sussidi

ROMA - Il crollo del fatturato delle Fiere italiane nel 2020, con lo stato di emergenza sanitaria provocata dalla pandemia, è stato di circa 1 miliardo e 200 milioni. Il dibattio aperto con il precedente governo non aveva prodotto significativi processi d'indennizzo anche per la riconducibilità dei ristori a probabili aiuti di Stato. Ma ora dalla Germania arriva un segnale che potrebbe superare il ‘de minimis’ - la norma di Bruxelles sugli aiuti di stato che in Italia sta rendendo sostanzialmente inefficaci i contributi in favore delle fiere internazionali italiane. La Germania avrebbe fatto ricorso ad un articolo UE che…
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Per Lufthansa arriva il salvataggio di Stato e degli azionisti ma ora si passerà ai tagli del personale

FRANCOFORTE - Lufthansa: l’incubo per la compagnia aerea tedesca è finito. Nell’assemblea generale straordinaria gli azionisti hanno approvato il piano di salvataggio dello stato . Dopo oltre 600 domande e un dibattito di sei ore, il 98,04% degli azionisti ha votato a favore dell’ingresso dello Stato nella compagnia. La Commissione europea ha inoltre approvato gli elementi centrali del pacchetto di salvataggio statale. Questo apre la strada alla sopravvivenza della più grande compagnia aerea tedesca. Ma la buona notizia non servirà a far dormire sogni tranquilli al Ceo Cartsen Spohr che ora dovrà mettere mano ad un duro ed inevitabile processo di ristrutturazione definita dalla stessa assemblea come “misure dolorose per il personale”.
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