Rivolta del comparto convegnistico per lo stop con il nuovo Dpcm. Confindustria: “Un settore da 64,7 miliardi”
ROMA - Lo stop decretato a convegni e congressi, con il l’ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte il 18 ottobre scorso, mette in rivolta il settore che chiede a gran voce di rivedere il blocco di un comparto che genera un indotto di 64,7 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro all’anno e che impiega 569mila addetti.Un allarme, questo, rilanciato con forza dalle associazioni di categoria, pronte a fare fronte comune un comunicato congiunto firmato da Admei, Confindustria Alberghi, Alleanza Cooperative Italiane, Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia, Associazione Nazionale Banqueting…