Da Fivi un deciso no all’arricchimento del vino
MILANO - La FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, si oppone con fermezza alla decisione di varie regioni italiane di autorizzare per l'annata 2015 l'arricchimento del vino. L'associazione presieduta da Matilde Poggi, a nome delle oltre 900 aziende associate, ha messo nero su bianco la propria contrarietà e scritto agli assessori all'agricoltura delle regioni e province autonome. L'arricchimento consiste nell'aggiunta al mosto d'uva o al vino in fermentazione di Mosto Concentrato Rettificato (MCR) portando ad un aumento del tenore alcolico finale. Un intervento pensato per limitare gli svantaggi di annate piovose e poco assolate, come è stata la 2014. La normativa…