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2024, è record di giornalisti uccisi nel mondo: 152 secondo IFJ. MediOriente e Pacifico le aree più rischiose

BRUXELLES - Sono 138i giornalisti uccisi in tutto il mondo nel 2024,più della metà a Gaza Emerge da un'analisi del l'Ifj, la Federazione internazionale dei giornalisti con sede a Bruxelles. Dopo i 129 morti registrati nel 2023, "il 2024 è uno degli anni peggiori", ha detto Anthony Bellanger, segretario generale dell'Ifj. Dopo il Medio Oriente, la seconda regione più pericolosa è l'Asia- Pacifico, con 20 morti di cui 6 omicidi in Pakistan, 5 in Bangladesh e 3 in India. In Europa, "la guerra in Ucraina ha causato la morte di 4 giornalisti".
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2024, è record di giornalisti uccisi nel mondo: 152 secondo IFJ. MediOriente e Pacifico le aree più rischiose

BRUXELLES - Sono 138i giornalisti uccisi in tutto il mondo nel 2024,più della metà a Gaza Emerge da un'analisi del l'Ifj, la Federazione internazionale dei giornalisti con sede a Bruxelles. Dopo i 129 morti registrati nel 2023, "il 2024 è uno degli anni peggiori", ha detto Anthony Bellanger, segretario generale dell'Ifj. Dopo il Medio Oriente, la seconda regione più pericolosa è l'Asia- Pacifico, con 20 morti di cui 6 omicidi in Pakistan, 5 in Bangladesh e 3 in India. In Europa, "la guerra in Ucraina ha causato la morte di 4 giornalisti".
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Rapporto Censis 2024: preoccupazione per Pil, sanità, immigrazione e scenari MediOriente

ROMA - Il Rapporto Censis appena pubblicato mostra una grande preoccupazione degli italiani per gli instabili scenari internazionali ma anche per i cambiamenti climatici e l'impatto delle migrazioni sul Paese. Per il 49,6% degli italiani il futuro sarà condizionato dal cambiamento climatico,per il 46% dall'esito del conflitto in M.Oriente,per il 45,7% dal rischio di crisi economiche e finanziarie globali. Il 45,2% teme le conseguenze del conflitto in Ucraina e il 35,7% è preoccupato dalle migrazioni. Il 57,4% si sente poi minacciato dagli stili di vita dei migranti.Da segnalare inoltre:in 10 anni spesa sanitaria privata salita del 23%.Inoltre: aumentano gli occupati…
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M.O. accusa di Amnesty International contro Israele per genocidio. “Chi fornisce armi è complice”. La replica da Tel Aviv

ROMA - Amnesty International accusa Israele di "genocidio" contro i palestinesi dall' inizio della guerra a Gaza. In un Rapporto l'organizzazione umanitaria documenta che, dopo l'attacco del 7 ottobre, "Israele ha trattato la popolazione di Gaza come un gruppo subumano, non meritevole di diritti umani e dignità,dimostrando l' intento di distruggerli fisicamente". I risultati del Rapporto "devono servire da campanello d'allarme per la comunità internazionale.Questo è un genocidio,deve finire ora",dice Amnesty."Chi dà armi a Israele diventa complice". Nel rapporto si parla di USA e Germania ed altri paesi Ue come maggiori fornitori di armi ad Israele. Nel sito di Amnesty…
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M.O. accusa di Amnesty International contro Israele per genocidio. “Chi fornisce armi è complice”. La replica da Tel Aviv

ROMA - Amnesty International accusa Israele di "genocidio" contro i palestinesi dall' inizio della guerra a Gaza. In un Rapporto l'organizzazione umanitaria documenta che, dopo l'attacco del 7 ottobre, "Israele ha trattato la popolazione di Gaza come un gruppo subumano, non meritevole di diritti umani e dignità,dimostrando l' intento di distruggerli fisicamente". I risultati del Rapporto "devono servire da campanello d'allarme per la comunità internazionale.Questo è un genocidio,deve finire ora",dice Amnesty."Chi dà armi a Israele diventa complice". Nel rapporto si parla di USA e Germania ed altri paesi Ue come maggiori fornitori di armi ad Israele. Nel sito di Amnesty…
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Medioriente: il presidente iraniano Pezeshkian invoca il Papa per sollecitare il cessate il fuoco

IRAN - Il presidente iraniano, Pezeshkian, ha esortato Papa Francesco a incoraggiare i leader mondiali, in particolare i governi cristiani, a fermare le "atrocità israeliane a Gaza e in Libano e contribuire a stabilire un cessate il fuoco". "In questa situazione instabile e con il potenziale di diffusione della guerra nella regione, ti chiedo,come leader dei cattolici nel mondo, di esercitare i tuoi stimati sforzi per impedire la continuazione di aggressioni disumane, stabilire pace e creare una opportunità per l'invio di aiuti umanitari",scrive.
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Medioriente: il presidente iraniano Pezeshkian invoca il Papa per sollecitare il cessate il fuoco

IRAN - Il presidente iraniano, Pezeshkian, ha esortato Papa Francesco a incoraggiare i leader mondiali, in particolare i governi cristiani, a fermare le "atrocità israeliane a Gaza e in Libano e contribuire a stabilire un cessate il fuoco". "In questa situazione instabile e con il potenziale di diffusione della guerra nella regione, ti chiedo,come leader dei cattolici nel mondo, di esercitare i tuoi stimati sforzi per impedire la continuazione di aggressioni disumane, stabilire pace e creare una opportunità per l'invio di aiuti umanitari",scrive.
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IRAN - Il presidente iraniano, Pezeshkian, ha esortato Papa Francesco a incoraggiare i leader mondiali, in particolare i governi cristiani, a fermare le "atrocità israeliane a Gaza e in Libano e contribuire a stabilire un cessate il fuoco". "In questa situazione instabile e con il potenziale di diffusione della guerra nella regione, ti chiedo,come leader dei cattolici nel mondo, di esercitare i tuoi stimati sforzi per impedire la continuazione di aggressioni disumane, stabilire pace e creare una opportunità per l'invio di aiuti umanitari",scrive.
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Consiglio Affari Esteri: 18 novembre confronto ministri su Ucraina, Georgia, MediOriente e nuova alleanza transatlantica

BRUXELLES - Il Consiglio Affari esteri si terrà il prossimo 18 novembre e inizierà alle 9.30 a Bruxelles. Sarà presieduto dall'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell. Sul tavolo ci saranno inevitabilmente l'aggressione russa contro l'Ucraina ed è previsto un collegamento con il ministro degli Affari esteri dell'Ucraina Andrii Sybiha, tramite videoconferenza. L'amministrazione Biden è riuscita ad inviare un ultimo finanziamento a Kiev per la ricostruzione ma il passaggio di consegne al nuovo presidente USA, Donald Trump, potrebbe portare ad una una chiusura degli aiuti per spingere, invece, su un accordo magari cedendo qualche territorio…
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