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Napoli: 3 arresti della DiA per armi ed estorsioni ad imprenditori edili e ristoratori

NAPOLI - Indagini della Dda di Napoli con i carabinieri della compagnia di Giugliano hanno portato all'arresto di 3 persone accusate a vario titolo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo. Tutti reati aggravati dalle finalità e modalità mafiose. Gli arrestati avevano preso di mira imprenditori edili, concessionari di auto, ristoratori. 2 sono ritenuti esponenti di spicco del clan Mallardo. L'operazione segue quella che lo scorso 8 giugno portò all'arresto di 9 persone ri- tenute vicine al clan.
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Napoli: 3 arresti della DiA per armi ed estorsioni ad imprenditori edili e ristoratori

NAPOLI - Indagini della Dda di Napoli con i carabinieri della compagnia di Giugliano hanno portato all'arresto di 3 persone accusate a vario titolo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo. Tutti reati aggravati dalle finalità e modalità mafiose. Gli arrestati avevano preso di mira imprenditori edili, concessionari di auto, ristoratori. 2 sono ritenuti esponenti di spicco del clan Mallardo. L'operazione segue quella che lo scorso 8 giugno portò all'arresto di 9 persone ri- tenute vicine al clan.
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“Io Apro”, ristoratori in piazza a Montecitorio con petardi. Le posizioni di Pd e Lega

ROMA - Blindati intorno a Montecitorio per la manifestazione IoApro, non autorizzata. Manifestanti, ristoratori e negozianti, radunati nella vicina piazza San Silvestro al grido: Libertà,dignità". Alcuni manifesti funebri ricordano la morte di palestre e piscine. "Non siamo partite Iva, siamo persone che lavorano 14 ore al giorno".E un altro:"Non siamo delinquenti. Ci negano anche il diritto di manifestare". Tensione con gli agenti in tenuta antisommossa. Alcuni manifestanti hanno lanciato petardi contro agenti. Decine sono state identificati.Intanto dalla politica arrivano i distingui. Per il Pd, Letta chiede di smetterla con il "toto-data", le riaperture vanno fatte ma in sicurezza a "due…
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Il food delivery fa la cosa “Giusta”con la piattaforma che premia consumatore, rider e ristoratore

ROMA – Si chiama “Giusta” ed è un nuovo modello di food delivery basato su concetti di sostenibilità, eticità e garanzia di prodotto e trasporto. Più che un modello di processo si tratta di un “codice” che alcuni esercenti della ristorazione hanno sottoscritto per rispondere alla crescente domanda di food delivery caratterizzatasi anche con l’emergenza sanitaria e la chiusura di ristoranti. Secondo analisi recenti il segmento del delivery si muoverebbe in una forbice compresa tra il 20 ed il 25% del mercato. A mettere il cappello sull’operazione “Giusta” operata da un team di aziende italiane, è la Federazione Italiana Pubblici…
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ROMA – Si chiama “Giusta” ed è un nuovo modello di food delivery basato su concetti di sostenibilità, eticità e garanzia di prodotto e trasporto. Più che un modello di processo si tratta di un “codice” che alcuni esercenti della ristorazione hanno sottoscritto per rispondere alla crescente domanda di food delivery caratterizzatasi anche con l’emergenza sanitaria e la chiusura di ristoranti. Secondo analisi recenti il segmento del delivery si muoverebbe in una forbice compresa tra il 20 ed il 25% del mercato. A mettere il cappello sull’operazione “Giusta” operata da un team di aziende italiane, è la Federazione Italiana Pubblici…
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